saluti

novembre 2, 2007

ok. È ora di scrivere per l’ultima volta su questo blog. Non mi ci trovo più con queste tastiere con gli accenti, ma dato che non ho una mazza da fare, ci farò attenzione.
Son tornato.
La sera prima della partenza ho salutato Katia. Io son riuscito a trattener le lacrime per dopo l’addio, lei non ce l’ha fatta. Lei è l’unico motivo per il quale mi è dispiaciuto lasciare l’Australia. Ma questi non sono affaracci vostri!
Ho preso il volo alle nove di mattino dall’aeroporto di Perth e, dopo aver fatto scalo a Phuket o come diavolo si scrive) siamo arrivati a Bangkok. Non ho parlato con nessuno in aereo. Il motivo principale è stato onestamente un mal di denti che non mi aspettavo. Ieri son stato dal dentista che mi ha semplicemente dato del “…” (non voglio scriverlo, ma lo capite da soli).
A bangkok era pieno di simpaticissimi italiani che parlavano di quanti soldi spendevano annualmente per andare a puttane. Altro che rodei e banane: qui è ora di mettere su un bordellificio!!! Che tristezza… dico… c’è modo e modo… anzi, dovrebbe esserci almeno il buon senso di dire “ci vado e non lo dico” e invece….
L’aereo per Milano è partito all’una di notte. Dopo un volo davvero piacevole speso a far finta di essere un australiano giusto per non parlare con nessuno dei 1353 italiani che c’erano a bordo, siamo arrivati a milano alle sette e venti di sabato mattina. Prima notizia: i controllori dei passaporti sono in sciopero. E chi se la ricordava questa parola?
Comunque… dopo essere stato sballonzolato a destra e a manca per cercare il surf e trovare un bancomat sono partito alla volta della stazione centrale.
Voi mi prenderete per il culo, ma vedere le montagne di Irene mi ha fatto un certo che: se le sue erano così vicine, le mie non potevano essere tanto più in là.
Dopo una fortunata coincidenza di orari sono arrivato a primolano alle due e mezza.
Ho chiesto ad un tipo (l’unico) che scendeva dal treno “scusa, vai a fastro?” “ehm… sì” “me lo dai un passaggio, vero?” il tipo ha guardato il mio surf ed ha detto “e quello? Mica ci sta” “tranquillo, dai, al limite lo tengo fuori dal finestrino. Andiamo?”. Dopo mezzo minuto che eravamo in auto il tipo mi fa “io ti ho caricato solo perché hai nomitato fastro, ed io abito a fastro, e tu probabilmente sei da fastro e se non carico quelli di fastro probabilmente gli altri di fastro mi picchieranno” “bravo! Comunque io non sono di fastro” “ah…”. Sono stato scaricato davanti a casa di anna, ho suonato il campanello ed è venuta ad aprire sua nonna. Vedendomi con il surf ha fatto una faccia molllto strana, ma fortunatamente è arrivato suo figlio che le mi ha detto “anna non c’è. È ancora al lavoro”. Più tardi ho scoperto che sua nonna voleva darmi il benvenuto con una scopa all’urlo di “non abbiamo bisogno di niente, grazie”.
E allora sono andato a trovare mia nonna. Sono entrato in casa, ma lei non c’era. Sono salito in camera e c’era mia zia che dormiva. “ciao zia! Son matteo! Sono tornato!!!” “ciao” “…” “…” “… ehm… cioè… ok… ehm… io vado in salotto. Ciao” “ciao”. Dopo due minuti mi ha urlato “tato, vien su!” e allora l’ho potuta salutare decentemente.
Dopo tre ore è arrivata mia nonna. È entrata in casa ed è scoppiata a ridere. È stata la reazione più bella, com’era stata la più bella quando l’avevo lasciata e lei era scoppiata a piangere.
Abbiamo telefonato a mio padre chiedendogli di portare delle pizze. Il mio vecchio si è presentato un paio d’ore più tardi. Io sono uscito dal bagno con un sorriso grande così e lui è rimasto a bocca aperta “come un mona” (parole sue, sottoscrivo).
Poi sono andato a salutare anna, che probabilmente ha ucciso nonna e padre per non aver riferito del mio arrivo.
E poi la mamma. Son entrato in macelleria dietro a mio padre e mi son sentito un “ah… me l’avete fatta anche questa volta!!!”. Essì cara mia!!!
Il giorno dopo son andato a trovare desy nascondendomi nell’auto di anna. Appena la bionda ha visto un barbone sotto l’auto ha fatto un salto indietro. Pauuura!!!
Walter l’ho sentito solo per telefono. Juri manco quello! Mi son sempre dimenticato di chiamarlo, ma giuro che più tardi lo faccio.
Qui va tutto bene, nella mia bella provincia.
Se c’è qualcosa in cui so di essere cambiato, è nella mia percezione dell’estetica. Non mi era mai capitato di commuovermi guardando i colori dell’autunno. I boschi attorno a casa mia sono disegnati di giallo, verde e rosso. Il sole (presente quasi tutti i giorni dal mio arrivo) offre una luce perfetta per osservare lo scintillio della neve sulle vette. Il cielo azzurro corona l’orgasmo di colori che fa da cornice alla mia presenza qui.
So che tanta gente è triste per aver lasciato l’australia. Io son triste per aver lasciato katia. Ma son felice di essere a casa. Ho un letto magnifico, mangio da dio, non faccio un cazzo. Questa è vita!
Nel giro di un paio di settimane inizierò a pentirmi di tutto questo, ma in realtà fino ad ora tutto sta andando alla perfezione. Ho mandato in giro un paio di curriculum, ho incontrato parte dei parenti, non sono ancora andato a piangere in banca. Mi sono fatto una scheda vodafone e son stati più veloci che in australia! Ci sono tanti cantieri aperti sulla strada per feltre, ma mentre i miei lo vedono come un “disagio per andare a far compere, lavori lenti, soldi sprecati” io vedo la voglia di mettere a posto la nostra bella provincia offrendo dei servizi adeguati. C’è buona volontà. Piano a piano arriveranno anche i soldi. Ovviamente non ho intenzione di guardare alcun telegiornale…
Mi sono stupito di sorridere alla visione del monte grappa: in australia mica ce l’hanno! Mi son stupito di vedere quanto bella sia belluno, costruita su una valle, che la si vede tutta da un ponte, con le montagne dietro. E quanto sia speciale feltre, con le strade così ingarbugliate ma con le torri che risaltano all’ora del tramonto. E i monti verso lamon, il tomatico, il forte sotto fastro.
E quanto sia bello iniziare la giornata guardando ad occidente e vedendo cima campo illuminata dal sole, e tutti i boschi così fissi d’alberi di colori tanto diversi. Ricordo ancora quand’ero a mareeba e, vicino alle wetlands, restai incantato a guardare una distesa di fiori azzurri. Resto incantato oggi a vedere in che ambiente vivo. “devils in paradise” doveva essere dedicata ai miei boschi, e non alla tasmania.
Il futuro ancora non mi interessa. Non ci penso. Balle.
Non ho ancora pensato ai buoni propositi. Fra questi c’è solo di trovarsi un lavoro alla svelta e ripartire. Perché qui si sta bene, ma se si vuol continuare a meravigliarsi bisogna continuare a girare, e i miei fondi non me lo permettono.
Ho già iniziato a parlare di canada e stati uniti in casa. Non so se succederà. Ma state sicuri che un giro a bologna me lo farò più che volentieri fra undici mesi…
Buon viaggio a tutti!!!

ultimo post da perth

ottobre 25, 2007

dunque. ho caricato le ultimissime foto (beh, son solo un paio, quindi non serve andarle a vedere, comunque, nel caso, bisogna andare tre post piu’ in basso e cliccare sul link su Perth_(ritorno))

per il resto… non ho ancora comprato tutti i regali. mi mancano marco e mammina.

ieri ho chiuso il mio conto corrente ritirando i miei ultimi 122.70 dollari. cappuccino, birra… spero davvero di riuscire a comprar un paio di regali ancora…

ieri, in un raptus, ho comprato 5 koala supplementari. (ne ho gia’ 52 in in valigia).

la valigia la faccio oggi. probabilmente la valigia di stefania rimarra’ in australia. un po’ perche’ mi da’ fastidio arrivare in aeroporto con la valigia legata con lo spago e con le ruote dei carrelli del woolsworth, e un po’ perche’, portando anche il surf, non voglio superare i limiti di peso. a parte ciooo’…

in valigia ci metto tipo 32 cd di foto, una maglia a maniche lunghe e i regali. tutte le mutande, i pantaloni e le magliette se ne vanno a puttane.

neanche a dire cos’ho fatto in questi giorni, che tanto lo sapete: library, book shops, regali, katia…

ieri sera abbiamo pure registrato un paio di interviste da mandare ai suoi amici. mio dio… mi sento un po’ il nuovo dario vergassola, solo un po’ piu’ brutto…

giusto per fare un riassunto della sezione “media”, metto i link ai video che ho caricato, sulla tasmania, sul tripluca e su… beh, sono un tipo romantico, quindi vedrete.

Ode_Al_Tripluca http://www.youtube.com/watch?v=en5l5BWAZOU

Devils_In_Paradise http://www.youtube.com/watch?v=TO6HSvt2nzs

Katy_(hostel_version) http://www.youtube.com/watch?v=TDT6vB3p1HE

per rispondere a quelli che mi hanno chiesto se terro’ il blog, dico che… no.

primo perche’ a belluno si comunica ancora con segnali di fumo, e secondo perche’ la vita, li’, e’ cosi’ tranquilla che dovrei fare ogni settimana un copia-incolla. mi rilasso un attimo e ci penso, dai…

l’ultimo post lo scrivero’ dall’italia, ma voglio ringraziare qui gli amici conosciuti tramite il tripluca e non.

prima fra tutti: IRENE. grazie stella. sei un tesoro. sei semplicemente la numero uno. e poi sei pure una montanara (no, non nel senso rozzo!) percio’ hai una marcia in piu’.

e poi, in ordine di apparizione: sarah (bonnie, per intenderci) per la pazienza dimostrata (e non dimostrata…), massimo (il mengo) per i mille consigli, silvia (flutter) per le mille cagate, fester per avermi accolto a melbourne, roberto (grandissimo) per le stronzate e le birre a sydney, paolo (tecnico) per gli asian-party di surfers paradise, emanuele (giredue) perche’ e’ semplicemente una persona dal cuore d’oro, andrea (nord) per avermi fatto perdere degli anni di vita (e svariate migliaia di euro) con la sua guida in nuova zelanda (hey, aspetto ancora i 25 dollari di multa!), stefano (stefanoz) per le birre a darwin, luca (musicomane) perche’ una persona cosi’ brillante non la si trova piu’, alex (alieno) perche’, nonostante i pacchi, ha sempre fatto del suo meglio per farmi stare a mio agio a casa sua, stefano (stephanos) perche’ di cazzate se ne tirano, ma quella di cambiar religione per scopare le batte tutte, e infine katia, che ha riempito i miei giorni a perth facendomi ridere, emozionare e pure sognare.

grazie anche a quelli del forum che non ho conosciuto, ma che presto conoscero’: oztupac, oliveascolane (quando un raduno dalle vostre parti? magari un giorno ci riuscirete…), riccardo (thiene, thiene, va-ffan-culo!), lucio (ti aspetto al vinitaly), simbad (sorry per l’auto), gio’ (per le dritte su come gestire il blog) e per essere un modello di viaggio e, ovviamente, il tripboss.

grazie a walter e juri, perche´non e´facile trovare due buoni amici col pisello piu´ piccolo del mio.

grazie ad alisa e cristina (spero di incontrarvi un giorno… magari sputtanando luca, cosa fin troppo semplice!).

grazie a desy, anna ed elisa (tn). i vostri regali li ho comprati per primi, state tranquille. e se non vi piacciono, ci pensa la luigina a farvi un po’ da mangiare e farvi star zitte (ce la fara’ mai nessuno?)

grazie a claudia ed alana per avermi ospitato a casa loro a darwin ed adelaide.

grazie a daniele per avermi tolto dai veri casini con la banca. la prossima volta aspetto io con il motore acceso.

grazie a giusi, stefano e riccardo per le stronzate sparate e che continuiamo a sparare. il vostro viaggio continua.

grazie a luisa, perche’ di tette del genere non se ne vedono spesso.

grazie a massimo per le cagate a cairns.

grazie a teresa, barbara e quella tipa olandese: la prossima volta speriamo non sia solo “una botta e via”.

grazie alla mia famiglia!!! alla mamma che mi aspetta con la giacca a vento (no, ire, non la vendo!), al papa’ che mi aspetta con un rimorchio di legna da tagliare, a marco che mi fa spendere i soldi per la sua suocera, a stefania che, gentilmente, mi informa di tutte le multe che prendo e mi dice che “dovro’ scappare per tutta la vita come renegade, e non ho la moto adatta”, grazie a mia nonna che e’ l’unica che e’ scoppiata a piangere quando me ne sono andata (sei brava a mentire ;), grazie a mio zio bruno, che tiene i segreti.

grazie ad elisa (tv), perche´di luci ce ne sono tanti di notte, ma solo le stelle illuminano la mia vita.

grazie a tutti quelli che non ricordo, perche’ mi hanno fatto crescere ed imparare ben piu’ di quanto essi pensino.

il viaggio che ho fatto lo trovate cliccando qui (ehm… la nuova zelanda non e’ cosi’ vicina all’australia, ma era piu’ facile farcela stare nella pagina).

http://www.flickr.com/photos/14913802@N05/1737537580/

ora ultimi regali… ci sentiamo!

perth, vicini all’addio

ottobre 21, 2007

ormai manca poco alla partenza.

venerdi’ mattina dovro’ essere alle nove all’aeroporto per prendere l’aereo dal quale salutero’ per l’ultima volta l’australia.

il mio piano e’ stato perfetto dall’inizio: “vai, visiti l’australia, ti fai tre mesi di farm che, nel caso, ci torni a vivere, e te ne torni felice e contento e senza rimpianti”. ce l’ho fatta, non c’e’ dubbio. e se non fosse che katia inizia a piacermi un po’ troppo, sarei pure felice di tornare a casa! :s

vabbeh. passera’ anche questa. d’altra parte ci sono le mie donne che mi attendono. e ovviamente mi riferisco a mia madre e mia nonna, che quando vedranno che son dimagrito di un buon 5-6 chili in un anno mi faranno la festa a base di polpette e pastasciutte (e conchiglioni, e bistecche, e “pocio” e gnocchi e…).

in sti giorni ho passato il piu’ del tempo a girare per le solite quattro strade di perth. un po’ di regali, qualche caffe’, qualche lettura. il relax di cui avevo bisogno. fra un po’ tutto questo sara’ rovinato da un relax eccessivo dovuto al fancazzismo che mi aspetta a casa.

non e’ che qualcuno di voi conosca qualcun altro a cui serve un buon lavoratore, con un bel curriculum e l’energia derivante da un anno di cazzeggio all’estero? con me i risultati son garantiti. porto un ottimo inglese, capacita’ comunicative ed un ottimo uso dei programmi per computer piu’ usati. ma sono disposto anche a lavarvi la macchina… 🙂

a parte gli scherzi, appena torno mi devo mettere alla ricerca di un f**king lavoro. e non e’ nemmeno il periodo ideale, dato che gia’ tutti son tornati e tante posizioni sono state coperte. io non mi perdo d’animo. insomma, le paranoie che mi ero lasciato in italia stanno per tornare.

e se a tutto cio’ aggiungete che sta arrivando l’inverno…

vabbeh dai.

ah, si’, ho visitato anche la spiaggia di scarborough, ma non mi e’ sembrata niente di che. meglio cottesloe!!!

a presto

teo

alieno, katia e quartieri di perth (post carino, dopo tanta immondizia che ho scritto ultimamente)

ottobre 16, 2007

scrivo giusto per dirvi che sono ancora vivo…

di novita’ non ce ne sono. o meglio… beh.

vedendo che l’alieno non aggiorna il suo blog, vi do sue notizie.

mercoledi’ scorso, come dicevo, avevo ricevuto una sua richiesta di aiuto e io, da buon samaritano del cazzo che sono, avevo deciso di andare a vivere da lui per un paio di settimane giusto per non fargli pagare due affitti che l’avrebbero ridotto in miseria (come non fosse gia’ un miserabile!).

lo scambio di sms e’ stato qualcosa del tipo:

a. “hey, cowboy, perche’ vuoi continuare a pagare l’affitto all’ostello? vieni da me per un paio di settimane e paga me. credimi, non te lo chiederei se non fossi disperato”

m. “tze’, io che do dei soldi a te? in ostello pago 120, sono davanti alla librery, ad un passo dal centro, chi me lo fa fare”.

a. “brutto taglialegna di merda che non sei altro. ok, ok. son preso cosi’ male che ti faccio 120 anch’io, maledetto!”

m. “beh, per dirmi cosi’ ha davvero bisogno. “ci penso e ti richiamo”.

l’ho richiamato piu’ tardi e gli ho confermato di essere “il suo uomo”.

giovedi’ mi son incontrato con katia e ci siam fatti un bel giro nel quadrato delle pedonali di perth. abbiamo iniziato a chiaccherare ed e’ venuto fuori che l’appartamento era stato offerto anche a lei, al prezzo di 140. e giu’ maledizioni verso l’alieno. “beh, io accetto, sai com’e’… gli do una mano, a me non costa nulla”.

mi arriva un sms. lo leggo ad alta voce davanti a katia “hey, mate, so che mi odierai ma… ho trovato qualcun altro che entra stanotte. non venire piu'”. io ho assunto un’espressione del tipo “bambino al quale e’ stata tolta la cioccolata”, katia invece ha sogghignato malvagiamente. l’alieno da quel momento in poi sarebbe stato il mio nemico pubblico numero 1. gli ho mandato tanti di quei riti voo-doo…

… ed il tutto ha funzionato…

sabato mattina, verso le nove e mezza, suona il cellulare “alieno”. “brutto pezzo di merda che non sei altro! villantatore, doppiogiochista, saccopelista…” “no, ehm… sono stefano – e intanto l’alieno rideva in sottofondo – ascolta… vuoi venire in spiaggia con noi?” “io, te e quel coglione? accetto! e digli che gli faccio il culo!” “ok. passiamo a prenderti alla stazione di polizia fra 15 minuti” (intendeva “davanti alla”, spero!).

vado. aspetto mezz’ora. sto per andarmene. gia’ ho deciso che appena vedo quello stronzo gliene canto quattro e invece mi arriva la telefonata “hem… ciao cowboy, son alex, alieno” “brutto **** * *** * * ** **** * * ***** * * ****** *” “si’, no, hai ragione… ma sono dal meccanico. non riescono a capire cos’ha la macchina” “ti sta bene!!! cosi’ impari a prendermi per il culo! te l’ho mandata io la sfiga!” “si’, ascolta, ti chiamo quando l’auto e’ a posto e andiamo in spiaggia” “si’, prepara la vasellina, che ti faccio il culo come una verza!”.

sono andato a far la spesa. ho chiaccherato con le mie amate taiwanesi che non me la danno e son tornato in ostello. mezzogiorno meno un quarto “ora lo chiamo e gli chiedo se si mangia assieme” e invece mi suona il telefono “ciao, sono alex. passo fra 10 minuti”.

incredibile. per la prima volta in vita sua era puntuale. stefano era in auto che ci aspettava.

partiamo. “e allora? quanto hai speso?” “66 dollari. mi e’ andata bene. era solo un contatto”.

facciamo qualche chilometro e alex nota qualcosa che non va.

a. “perche’ la lancetta dell’acqua e’ in quella posizione?” (avete in mente il massimo? ancora piu’ in la’!)

m. “te l’han messa a posto col culo, perche’ te lo meriti”

stefano “guarda che e’ meglio che ti fermi”.

a. “no, ma non e’ possibile che sia cosi’. e’ sopra il massimo”.

m. “si’, dai, ti avra’ fatto partire qualche altro fusibile. non e’ possibile”.

s. “io mi fermerei”

m. “ma no, lascia che distrugga la macchina”.

dopo due minuti eravamo fermi sul ciglio della strada, col fumo che usciva dall’alternatore (?), la macchina che perdeva acqua, la temperatura dell’olio a mille (probabilmente) ed un odorino di barbecue che mi faceva venir fame… ovviamente io tenevo a stento il ghigno.

aperto il radiatore, abbiamo scoperto che non c’era acqua. “possibile? ho controllato un mese fa!”

a. “no worries mates. vado nel mio ufficio e prendo dell’acqua. e’ a meno di cinque minuti da qui”. era mezzogiorno.

dopo quaranta minuti l’alieno tornava, grondante di sudore, dimagrito di tre chili, bestemmiante “altro che cinque minuti… mi son fatto cinque chilometri sotto sto sole” (bello pedalare, eh?)

a. “e buttiamo dentro quest’acqua”.

s. “si’, ma lo devi centrare il buco!”

m. “bello! stai versando meta’ dell’acqua fuori dal radiatore. sei peggio dei tubi idraulici che abbiamo a belluno (la provincia di belluno spreca il 52% dell’acqua che consuma a causa dell’inefficienza del proprio sistema idraulico, ndteo) e quella che butti dentro sta uscendo da sotto. hai il fucking radiatore con una perdita!!!”. l’acqua grondava da qualsiasi parte.

riempito il radiatore al massimo, ci siamo messi in cammino dicendoci “vabbeh, forse il radiatore perdeva perche’ era troppo pieno”.

mangiati dalla fame, ce ne siamo andati a casa di alex. “vi cucino una pasta deliziosa”.

peccato che la pasta deliziosa fosse una “pasta aglio e olio” che non sapeva da un’emerita sega!!! io e stefano abbiam fatto scarpetta di quel… cibo… e poi abbiamo anche saccheggiato le riserve di pane e nutella di alex. cosi’ impara!

dopo aver fatto un po’ di spesa (acqua, crema solare, un eskey… un eskey?!) siamo arrivati in spiaggia… alle tre!!! praticamente ci abbiamo messo sei ore ad arrivare in spiaggia! e c’e’ chi dice che brisbane fa cagare solo perche’ non e’ sul mare. sara’ bella perth, sul mare, allora!

arrivati in spiaggia (city beach) abbiamo ascoltato un po’ delle esileranti storie (purtroppo vere) del buon stefano. si e’ invaghito di una ragazza di una religione un po’ particolare.

s. “usciamo solo il lunedi’ ed il giovedi’… per andare a quelle cazzo di riunioni della sua fottuta religione!”

m. “ti utilizza come autista insomma”.

s. “ma la macchina e’ sua. guida lei”.

a. “forse pensa che tu abbia bisogno di aiuto…”

m. “… mentre hai solo bisogno di scopare”.

lo hanno perfino fatto confessare! con quattro preti! ma lui ha rifiutato. l’unica pecora nera. l’unico senza peccato. l’unico che riesce a cambiare religione per scopare, e poi non scopa neppure!!!

abbiamo goduto un tiepido sole per un paio d’orette. poi il vento si e’ alzato. ce ne siamo tornati a subiaco e devo ammettere che e’ una zona splendida. abbiamo fatto un po’ di spesa, noleggiato un film e siamo tornati a casa.

a casa c’era la nuova coinquilina di alex, una nippo trentaduenne alla quale, in periodo di magra, tutti e tre avremmo dato una botta.

abbiamo iniziato a cucinare (no, alex ha cucinato, dai).

primo ottimo: pasta aglio e olio (uff…) con l’aggiunta di gamberetti. ma che buona ragazzi… diciamo che avevo una fame della madonna…

secondo ottimo: hamburger chicken e mango, e se dico che era buono io… (io odio il pollo ed il mango).

dessert ottimo: gelato alla vaniglia con fragole. una cena da pasha’!!!

alla fine ci siamo anche guardati scarface, che io non avevo mai visto. bel film cacchio!!!

tornati in citta’, sono stato portato all’ostello.

ora. io inizio ad essere stufo di trovare sempre la polizia nel mio ostello. dico… significa che controllano, ma significa anche che c’e’ casino! quella notte, per la terza volta in due settimane uno sconosciuto era entrato in ostello (zona northbridge) ed era andato nel bagno delle donne, nascondendosi in una doccia aspettando la preda. non e’ ancora successo niente di “grave”, ma il fatto e’ che non sono ancora riusciti ad identificare il tipo. comunque c’erano una trentina di poliziotti dentro l’edificio.

neanche il tempo di entrare in cucina a mangiare la nutella e mi squilla il telefono di nuovo “ciao, son stefano. hai dell’acqua?”. erano le 23.58. due minuti dopo la giornata piu’ lunga di alex sarebbe finita. fortuna che c’e’ sempre il supercowboy.

sabato mi son incontrato con katia. cappuccino in centro, quattro cazzate e ovviamente ci siamo messi ad urlare in un bar, da buoni italiani.

ad un certo punto la conversazione e’ arrivata tipo a:

katia: “no, non te la do la figa!”

matteo: “ma come? ti offro il cappuccino e non me la dai? e che devo fare per averla?”

katia: “ma ti sembra che la dia per un cappuccino e un biscotto? potresti portarmi fuori… ad un concerto!”

matteo: “mi dai la figa se ti offro un cappuccino, un biscotto e ti porto a vedere al bano?”

donna sconosciuta con prole al seguito: “ciao ragazzi, anche voi andate a vedere al bano allora?”

silenzio. risate. arrossamenti. sprofondamenti.

mi piace un casino uscire con katia. e’ un (bel) po’ pazza, sempre allegra e poi ha anche un bel fisichetto. domenica siamo andati a fremantle.

regali regali regali!!! desy e’ ok a meta’. ho trovato la parte bella (anche se non credo sarai di questo avviso). anna e’ quasi a posto (le ricette me le procura katia. qui del “preparato” non ha mai sentito parlare nessuno. elisa (tn) e’ a posto. ma merita regali? (ditele che si faccia sentire!). elisa (tv)… eh… fatti sentire e dimmi cosa vuoi! (qualcosa l’ho gia’ trovato, ma non mi soddisfa). la nonna e’ a posto (quasi) seguendo il consiglio di katia (io non le avrei mai fatto un regalo del genere… speriamo non si incazzi). juri e walter sono a posto. pero’ ho soltanto un sasso di ayers rock e soltanto una targa della falcon. a quale l’uno e a quale l’altro? alla alessandra non ci ho ancora pensato. a marco e stefania devo vedere, anche se ho un paio di idee. per i genitori invece… per il papa’ ho gia’ deciso, per la mamma invece e’ piu’ dura. manca qualcuno?

beh. comunque… abbiamo passato una splendida giornata fra le bancarelle, a sparar cazzate e a far finta di essere una coppia che non si sopporta e che sclera davanti ai negozianti. bisogna aver proprio le rotelle fuori posto…

ho anche incontrato una signora che mi ha fatto “bello il quadro e’?” “si’, davvero… e’ venezia… io praticamente ci abito!” “ma dai! pensa che avevo un commesso italiano qualche mese fa” “ah ma dai!” “si’, di bergamo…” io sono sbiancato e mi son messo un sorrisetto in faccia “si chiamava daniele?” “si'” “pizzetto…” “padre artista…” “lavorera’ ancora per te a londra…” “dove lo mandero’ con mia figlia… e insomma conosci daniele eh?”

ennesima dimostrazione di quanto sia piccolo questo mondo.

dopo aver mangiato assaieme, ce ne siamo andati in giro con il cat (autobus gratuito) per fremantle e ci siamo fermati in spiaggia. la spiaggia a fremantle non e’ niente di che, ma katia non aveva ancora mai visto un tramonto decente. mentre questo se lo ricordera’ a lungo: abbracciata ad un bellunese puzzone mentre il sole scende ed e’ nascosto all’orizzonte soltanto da due navi cargo piene di pecore che vanno in cina. romanticone che non sono altro…

foto

ottobre 13, 2007

vi metto le ultime foto fatte…

Great_Ocean_Drive_(Esperance) http://www.flickr.com/photos/14999751@N08/?saved=1

Perth_(ritorno) http://www.flickr.com/photos/14913802@N05/

perth

ottobre 11, 2007

che senno’ qua non vi aggiorno piu’ fino alla partenza…

dunque. c’e’ poco da dire. mi son stabilito all’old swan barracks, un ostello al confine fra il cbd e northbridge pieno zeppo di asiatici. son finito in stanza con un giapponese, un cinese, un taiwanese, un coreano ed uno da hong kong: in pratica torno con gli occhi a mandorla…

le giornate le passo fra la biblioteca (su internet) e la libreria, a informarmi su altre destinazioni nel mondo o a leggere qualche cagata (vi raccomando vivamente il libro “molvonia”, praticamente una lonely planet in versione umoristica su un paese che non esiste e che mi fa spanzar dal ridere).

per il resto, la sera incontro le mie adorate compagne d’ostello taiwanesi (quanto mi piacciono!) o il ben meno attraente alex 😦

domenica scorsa siam stati ad un barbecue a casa di paul. c’eravamo: io, alex, stefano e katia (tutti del forum), un’altra manciata di italiani (donato, coinquilino di alex) e la sua truppa di profughi coi quali sta per partire per il nord, ed una mandria di irlandesi fra i quali ho anche riconosciuto un tipo che c’era con me nel tour a fraser island (dall’altra parte del continente!).

per il resto… in ostello sto da dio: spesso mangio assieme ad una flotta di asiatici dei quali sono diventato la mascotte: li faccio ridere come i matti e in cambio loro mi fanno da mangiare. (yea!)

a volte si aggregano a noi alcuni altri europei, tipo un paio di belle olandesi, una tedesca niente male… cosi’ insomma 🙂 (non preoccupatevi, manco stavolta ci combino niente!)

ieri invece son stato in giro a cazzeggiare con katia: voglio comprare un paio di stivali tipo cowboy. li ho trovati, ma su consiglio di katia prendero’ qualcosa di piu’ sobrio. ho anche provato un po’ di roba che farebbe impallidire i motley crue da quanto glam e’, ma credo che mio fratello mi accoglierebbe con un bel “hey, recchionazzo, che pensi di tornare in italia cosi’? vai a lavorare va…”.

domani invece mi trasferisco da alex. il motivo non lo so neanch’io di preciso, dato che ho tutto a portata di mano dove sono e invece me ne vado a vivere a qualche chilometro dal centro. vabbeh.

a proposito… dato che mi rimangono due spiccioli e un po’ di spazio in valigia, se avete bisogno di qualcosa che sapete posso trovare qui a perth, chiedete pure. vi chiedo solo una minima commissione…

esperance, cape legrand, great ocean drive, perth, foto

ottobre 6, 2007

il giorno dopo aver visitato il fitzgerald, mi sono diretto verso ravensthorpe e poi verso esperance. qui, dopo essere andato al visitor center ad informarmi sul da farsi, sono andato al cape legrand national park. neanche da dire… e’ da paure. son davvero felice che sia stato l’ultimo parco nazionale che ho visitato in australia dato che la visuale da frenchman peak e lucky bay sono impressionanti. la sabbia bianchissima, l’antardide all’orizzonte (beh, un po’ oltre… mica lo vedevo!) goanna e bobtail che sbucavano tanto quanto canguri ed emu. bello. emozionante direi.

son tornato nel pomeriggio, appena prima che l’internet point chiudesse, ed ho scaricato le foto. ho scelto un computer un po’ incasinato ed e’ per questo che ho avuto problemi ad aprire i file con un altro computer a perth.

comunque… al tramonto son partito verso ovest ed ho dato un occhio al great ocean drive, un loop che torna ad esperance, lungo 43 chilometri, che costeggia il mare. dopo poco mi son reso conto che era inutile data la poca visibilita’ e son tornato ad esperance a dormire.

il giorno dopo (giovedi’) son partito alle sette per vedere la costa ed avviarmi verso perth. mi son fermato anche allo stoke national park ma era chiuso per i recenti incendi. e allora mi son diretto a perth.

ho fatto un po’ la strada che avevo fatto con sarah, passando per hyden, ma all’altezza di… 300 km distante da perth ho tagliato a nord e sono andato verso york. oh, ragazzi, la campagna li’ e’ strafichissima!!! dico… un ottimo profumo di fieno appena tagliato, distese e distese di… coltivazioni di qualcosa! non c’e’ da stupirsi quando ti dicono che negli anni 80 questo paese sfamava il mondo.

sono arrivato a perth in serata (son passato per york solo per scoprire che e’ una citta’ inutile) ed ho provato ad andare verso un paio di lookout ad est della citta’, ma dato il buio non ho trovato le indicazioni. e allora mi son messo a dormire.

ieri mattina ho riconsegnato l’auto e sono andato in ostello (sempre allo swan barrack). ero troppo incazzato, impaurito di dover tornare ad esperance dato che non riuscivo a scaricare le foto. ma stamattina ci son riuscito.

ieri ho passato la giornata in libreria a leggere roba su stati uniti e canada. chi viene?

metto alcune foto…

William_Bay_NP http://www.flickr.com/photos/14638317@N06/

Porongurup_NP_(Castle_Rock) http://www.flickr.com/photos/14638613@N06/

Stirling_Range_NP http://www.flickr.com/photos/14617407@N04/

Fitzgerald_River_NP http://www.flickr.com/photos/14614399@N02/

Cape_LeGrand_NP http://www.flickr.com/photos/14591762@N05/

gloucester np (pemberton), shannon np, william bay np (denmark), porongurup np, stirling range np

ottobre 5, 2007

(seconda parte).

dimenticavo di dire… ad augusta ho guardato l’indicatore del serbatoio e mi son stupito che fosse ancora a meta’. dopodiche’ mi sono accorto che quella era la temperatura dell’acqua, il serbatoio era quasi vuoto ed ho fatto benzina.

ho dormito in una rest area sulla south coast ed il giorno successivo mi sono diretto verso est.

ho sbagliato strada passando per nannup ed ho scoperto che in questo paese nel mezzo della campagna lo staff del visitor center ti accoglie dicendoti “e che ci fai tu qui? qui non c’e’ niente da fare. l’unica cosa da vedere e’ la strada che ti porta fino al prossimo paese”. interessante.

sono andato a pemberton, dov’ero gia’ stato con sarah, ed ho scalato il gloucester tree, nel gloucester national park. se mi permettete un paragone con il bicentennial tree che avevo scalato allora, direi che il bicentennial da’ un lookout migliore di cio’ che c’e’ attorno, ma stavolta il tempo era clemente ed il cielo limpido mi ha fatto apprezzare non solo la scalata (molto semplice) ma anche la poca roba che si vedeva all’orizzonte (poco, a parte gli alberi).

se qualcuno si stesse lamentando della mia grammatica, vi assicuro che non mi sono mai sentito cosi’ a disagio a scrivere. tutte le parole mi vengono in inglese, quindi chiedo venia.

lasciato pemberton, sono andato verso sud e mi son fatto un giro nello shannon national park. si tratta di un percorso in auto di 48 chilometri, ma io me ne son fatti soltanto 23 dato che si stava facendo tardi e, comunque avevo pochi shots nella macchina fotografica (e soprattutto ne avevo le palle piene di foreste!).

son andato a manjimup a scaricare le foto ma ho scoperto che l’unico backpacker ha una reception che chiude il week end (???) e l’unico internet cafe’ non ha un programma per scaricare foto.

ho continuato verso denmark allora, e sono andato a visitare william bay national park, 15 km ad ovest della citta’. si tratta di vedere delle rocce enormi sul mare e vi assicuro che l’effetto e’ da paura, specialmente se ci aggiungete il tramonto. le foto spero di recuperarle (vi diro’ perche’…) e farvele vedere, perche’ son davvero belle.

la sera mi son spinto verso albany ed ho deciso di campeggiare in mezzo ad un prato, ma poi mi sono accorto che stavano dando fuoco a tutto quanto attorno ed ho ben pensato di filar via! alla fine mi sono fermato alle porte di albany e da quella sera in avanti ho iniziato a dormire “non poi cosi’ male” nella corolla.

il mattino seguente sono andato in citta’ ed ho scoperto che, essendo bank holiday, tutte le attivita’ erano chiuse e non potevo scaricare le foto. mi si prospettava una giornata d’attesa ad albany, fortunatamente in una bella giornata.

ma la dea bendata si e’ ricordata di quel povero sfigato bellunese ed ha fatto in modo che una farmacia avesse il servizio kodak ed ho cosi’ potuto creare il cd con le foto che vedete al post precedente (o meglio, quello prima). mancano quelle di denmark che avevo salvato nella memoria della macchinetta.

verso mezzodi’, dopo aver scaricato le foto e caricato le batterie, son ripartito, verso nord stavolta.

nel primo viaggio avevamo visitato il porongurup national park, ma non avevamo scalato castle rock per mancanza di tempo. l’ho fatto stavolta e devo dire che la visuale verso lo stirling range a nord e’ favolosa. seguiranno foto. ho l’impressione che se avessimo avuto un po’ di piu’ fortuna nel primo viaggio, io e bonnie non ci saremmo detti addio cosi’ malamente. ma tant’e’.

dopo il porongurup ho continuato verso nord e sono andato proprio allo stirling range. essendo gia’ tardi, non volevo scalare il bluff (4 hours return scrivono) ma poi una coppia mi ha detto di avercela fatta in meno di tre ore e, dato il peso dei due, ho pensato che io ce l’avrei fatta in poco piu’ di due ore.

son partito, senz’acqua naturalmente, ed ho scoperto che il percorso non e’ per nulla facile! all’inizio c’e’ solo un broadwalk, ma poi e’ tutta roccia e non si vede la fine.

fatto sta che dopo un’ora ero in cima. ragazzi, che vento! una temperatura polare lassu’ (io ero in maglietta) ma un lookout mozzafiato, a 360 gradi tutt’attorno al range. purtroppo qui le foto non son state un granche’ dato che il resto del range era controluce, ma spero che (quando riusciro’ a recuperare le foto… se ce la faro’!) le apprezzerete.

dopodiche’ mi son fatto anche i 40 chilometri di sterrato in mezzo al range, partendo da poco sotto il bluff e verso ovest fino a mt barker dove ho dormito.

il martedi’ sono tornato ad albany e mi sono diretto ancora ad est. avendo altri tre giorni a disposizione ho deciso di visitare anche esperance, e per questo ho dovuto chiamare il rental e dir loro le mie intenzioni (giusto per non essere rincorso dalla polizia… per l’ennesima volta!). questo mi e’ costato 50 dollari di benzina piu’ altri 50 di noleggio dell’auto, ma ne e’ valsa la pena.

ho visitato il fitzgerald river national park, e mi auguro davvero di recuperare le foto perche’ sono alcune delle piu’ belle che abbia fatto in questi undici mesi!!! sul mare, in lontananza, sembra di vedere i fiordi neozelandesi. le spiagge bianche e deserte sono un colpo d’occhio che fa stare di stucco. anche la scalata all’east mount barren non e’ stata niente male, con una visione completa del parco attorno. oltre a cio’ le centinaia di diverse piante che la maggior parte dei visitatori (pochi, data la distanza dal mondo) vengono a vedere fanno si’ che questo parco sia la piu’ grande biosfera mediterranea al mondo, e fa strano pensarci, dato che il mediterraneo ce l’abbiamo noooooi!!! 🙂

ora il tempo e’ poco, ma la prossima volta vi racconto di esperance.

perth, bunbury, leeuwin naturaliste national park

ottobre 5, 2007

e’ passato un pezzo dall’ultimo post.

l’ultimo giorno che vi ho scritto ero a perth. dopo essere andato al globe backpackers ed aver verificato che la puzza e il disordine che c’erano in quel posto non facevano per me, sono andato in centro ed ho incontrato i due che mi avevano fatto saltare la trombata con emily. ancora loro… per la terza volta!!! ma almeno mi han dato una buona dritta su un backpacker dove andare: lo swan barrack.

dopo aver girato tutte le compagnie di noleggio auto per verificare quale fosse la piu’ economica per farsi un giro al sud, sono andato allo swan barrack ed ho prenotato per due giorni.

la sera son tornato da alex ed ho ancora approfittato della generosita’ sua e di donato scroccando loro la cena. ho fatto pure la figuraccia di arrivare in ritardo, ma giuro che la colpa non e’ mia.

alla stazione degli autobus: teo “devo andare a wembley, potrebbe fermarsi appena dopo la stazione di polizia?”, autista “ma certo”. mezz’ora dopo: teo “mi sa che abbiamo passato la mia fermata, eh?” autista “eh, mi sa di si'”. quaranta fottuti minuti a tornare indietro a piedi!!!

la sera ci siamo guardati un film, the number 23, con quello che faceva ace ventura in versione seria. a me e’ piaciuto, ad alex meno e donato si e’ addormentato.

il mattino dopo ho salutato tutti e me ne sono andato in ostello, dove sono finito in una camera con un depressissimo australiano che lavora 12 ore al giorno e spende tutto in alcohol e sigarette. ma per due notti mi son convinto di sopportare le sue lamentele.

a perth, nei due giorni che hanno preceduto la partenza per il sud, ho fatto ben poco. la cosa piu’ interessante e’ stata andare in libreria, sezione travel, e pensare al prossimo viaggio. ovviamente la luigina non deve sapere niente di questo, altrimenti quando torno mi incatena al letto (e gia’ mi incatenera’ alla sedia per farmi riprendere tutti i chili che ho perso).

il giorno prima di partire, sono andato alla avis a confermare l’auto. “son qui per confermare che domani prendo l’auto a 260 dollari con assicurazione” “no, guarda che ti costa 386 per una settimana” “ma ieri mi aveva detto 260!” “no no, mai detto” (fottuto bastardo, era pure lo stesso!!!) “non importa, andro’ da qualcun altro”.

alla fine sono finito alla bayswater che mi ha fatto 236 per una settimana comprensivo di assicurazione (il giorno prima mi avevano detto 286 compresa esperance, ma non avevo intenzione di andarci).

venerdi’ scorso, alle 9.45, e’ partito il viaggio verso gli ultimi posti all’infuori di perth che avrei visto qui in australia. la macchina era una corolla ascent, come nel primo viaggio che feci con bonnie (sarah).

prima destinazione: bunbury. bunbury e’, statisticamente, la citta’ dove si vive meglio in tutto il mondo, per condizioni ambientali e servizi. a me e’ sembrata una bella citta’ senz’anima, come tutte le piccole citta’ australiane. servizi che funzionano, banche, qualche edificio costruito tanto tempo fa, un lookout sulla citta’… le solite cose insomma. l’unica cosa che mi ha davvero affascinato e’ stata la fabbrica di caramelle. si tratta di una fabbrica/shop dove il proprietario dispensa noccioline e caramelle per dare il benvenuto. le noccioline caramellate son da paura, ma le caramelle alla ciliegia che ho assaggiato non erano sto granche’. comunque potete vedere un paio di lookout e la fabbrica cliccando sul link di bunbury del post precedente (non e’ niente di che comunque).

dimenticavo di dire che… non ricordavo che per andare a sud di perth ci fosse tutto quel traffico!!! dico… venerdi’ a mezzogiorno sembrava di impazzire: auto ovunque, code, semafori, rotonde… probabilmente la prima volta che ho quasi perso la pazienza in australia per via del traffico!

e alla fine, visitato bunbury, son tornato sull’asfalto che erano belle le quattro, alche’ ho deciso di fregarmene di busselton ed andare direttamente verso margaret river.

fino a quel momento mi ero detto “tutto come il primo viaggio con sarah: che palle! i posti non soddisfano le attese, forse ho sbagliato a voler rifare il giro”. fortunatamente non sarebbe stata cosi’ in seguito.

sulla mappa ho individuato margaret river ed ho deciso di arrivarci costeggiando completamente la punta sudoccidentale dello stato. in pratica si entra nel leeuwin naturaliste national park, che si estende da cape naturaliste a cape leeuwin. ci sono arrivato quando il sole stava gia’ calando, ma, nonostante le nuvole, son riuscito a sorridere guardando lo splendido paesaggio. dopodiche’ sono andato a dormire (in auto, come nelle sei notti seguenti, senza docce, se ve lo steste chiedendo…) in una piazzola che guardava l’oceano.

il mattino ho scoperto che non ero solo, dato che c’era anche un’altra auto nella piazzola. mi son messo in marcia (anche perche’ ho dormito malissimo… la corolla e’ ben piu’ piccola della falcon!) ed ho visitato il parco nazionale. oh, ragazzi… e’ splendido! a parte i soliti canguri che facevano capolino dai cespugli, ci sono decine di lookouts e, soprattutto, una diversita’ nella flora che mi ha stupito. dico… io non sono certo un esperto di fiori, ma certe piante hanno davvero attirato la mia attenzione per la loro particolarita’. la maggior parte di esse penso si possano comunque vedere nel percorso che va da perth verso moora e mullewa, la wildflowers way, che io ho deciso di skippare date le poche piogge di quest’anno nel western australia e la conseguente siccita’ e mancanza di distese di fiori (come di solito e’).

piano a piano mi sono spinto verso sud. ho deviato all’interno verso margaret river giusto per scoprire che… margaret river non esiste! dico… per chi ha visto nimbin ed ha pensato “e’ una strada”, per chi ha visto coral bay ed ha pensato “e’ una via”, sappiate che margaret river e’ un buco! c’e’ esattamente una via con tanti shops ai lati dove poter prenotare la propria lezione di surf, il safari o cazzate del genere. al visitor center c’e’ una completa ala dedicata ai vini (che qui dicono essere i migliori d’australia) e lo staff non e’ particolarmente helpful, specialmente con la gente che, come me, non vuole spender soldi.

tornato sulla costa, ho visitato le spiagge di prevelly e compo bay. e questa e’ davvero strafighissima, con delle splendide onde da surfare ed una splendida vista verso l’oceano indiano e l’africa. by the way, c’erano soltanto due surfisti che… beh, io son piu’ bravo!!! ah… la tavola non me la son portata a causa della piccolezza dell’auto e la temperatura, secondo me glaciale, dell’acqua.

il secondo giorno si e’ concluso ad augusta davanti al faro di cape leeuwin, che se lo vuoi visitare devi pagare (si’, cerrrto). comunque ci sono splendide visuali anche da qui, dove due oceani (indiano e… del sud?) si incontrano.

foto

ottobre 5, 2007

ecco altre foto, anche se non sono le piu’ belle, degli ultimi giorni.

aggiornamento:

Pemberton_&_Albany http://www.flickr.com/photos/84581013@N00/

nuovi argomenti:

Bunbury http://www.flickr.com/photos/14586738@N06/

Leeuwin_Naturaliste_NP http://www.flickr.com/photos/14596113@N06/

Shannon_National_Park http://www.flickr.com/photos/14573063@N07/